The eon is a child playing|Samothrace Isle-Greece
Dal 18/05/2010 al 28/09/2010.
Con il Patrocinio di:
Ministero della Cultura in Grecia
Regione dell’ East Macedonia
Thrace, Prefettura di Evros,
Municipio di Evros, Alexandropoli, Samothrace, Municipio di Atene
Museo di Palaiopolis, Samothrace
ORGANIZZAZIONE GENERALE: KATERINA KALTSOU and Union of the Cultural Associations of Evros- ENOSI POLITISTIKON FOREON EVROU-(Ε.ΠΟ.Φ.Ε.)Plateia Polytechniou-Alexandroupoli,PC 68100,Greece
Presidente: Athanasios Yalamas
Coordinamento generale: Katerina Kaltsou (segretaria EPOFE)
Progetto ideato da: Polyxene Kasda
Nel 1997 Polyxene Kasda, artista, curatrice e studiosa del mito, ha scritto un libro su PAI pubblicato in cinque lingue. Katerina Kaltsou, segretaria responsabile dell’Associazione EPOFE, fortemente motivata dal testo, ha messo in opera il progetto di Polyxene, coordinando gli aspetti organizzativi e logistici, grazie al supporto dei comuni di Evros e del Ministero della Cultura Greca.
L’Unione delle Associazioni Culturali di Evros è un’istituzione culturale e senza scopo di lucro che rappresenta 110 associazioni culturali attive nell’area della Macedonia orientale e Tracia che si trova al confine tra la Turchia e la Bulgaria. Nel contesto dell’anno della Biodiversità, dichiarato dall’ONU nel 2010, EPOFE ha programmato una serie di eventi culturali, nella prefettura di Evros, includendo nel campo di azioni culturali, la sacra isola di Samothrace, come punto di convergenza di molte culture, di filosofie e di religioni.
Il tema di quest’anno è “ΠΑΙ The eon is a child playing/L’eternità è un bambino che gioca” e che vede partecipi in questa grande esposizione itinerante, artisti da tutto il mondo con la mission di rievocare l’archetipo del fanciullo in una dimensione spirituale ed intellettuale. Le opere degli artisti in mostra entreranno a far parte della collezione permanente della Pinacoteca di Samothrace.
Alla ricerca del PAI perduto
di Dores Sacquegna
PAI è un progetto artistico ambizioso ed itinerante che ha coinvolto in primis, tre curatori: Polyxene Kasda, Pierre Chirouze ed io ed ha sollecitato la curiosità di numerosi artisti internazionali, ma anche di personalità del mondo della cultura e della comunicazione.
Molti di noi, ignoravano il significato del PAI, altri non erano mai stati a Samothrace, ed altri ancora non conoscevano la leggenda.
PAI, è una parola greca incisa negli utensili sacri e votivi presenti nel Museo di Paleopolis a Samothrace e significa “Bambino”. Nell’iconografia popolare, l’eternità è rappresentata dal bambino con il cerchio dello zodiaco (o un serpente) avvolto intorno al corpo.
Eraclito, il filosofo greco scrisse a questo proposito:”Aiòn è un bambino che gioca con i dadi antichi (ossa); di un bambino è il regno del mondo”.
La leggenda narra che chi entrava in contatto con la pietra di Samothrace, che si chiama Heraclia, percepiva il suo prezioso magnetismo. In tempi remoti, il rito di iniziazione avveniva tramite gli anelli portati al dito dagli iniziati. Esso è arrivato sino a noi grazie alla trasmissione dell’energia.
Pensandoci su, a livello informatico abbiamo ricreato il magnetismo, generando una trasmissione telematica che ha coinvolto non solo artisti ma anche possibili luoghi dove far veicolare il progetto: Alexandropolis, Samothrace, Atene, Patmos e Thebes, per poi superare i confini europei.
PAI The eon is a child playingӏ il leit motiv della ricerca e della nostra presenza in Grecia, per conoscere i luoghi del mito dal di dentro, per avere un rapporto autentico con la natura, con il territorio, con i costumi e i riti locali, ma anche per confrontare le nostre idee e creare nuove ed intriganti sinergie.
Un progetto di scambio, di relazioni e di confronto, che ha come mission la rievocazione dell’archetipo nella dimensione spirituale ed intellettuale e la riscoperta dell’essere.
Cercare il PAI non è affatto semplice. È come cercare un ago nel pagliaio. È un viaggio a ritroso nel tempo, in quel sottile confine che separa la coscienza dall’incoscienza, per entrare in una dimensione atemporale, in contatto diretto con la nostra energia e capire la differenza tra essere e divenire.
PAI è il nostro tempio interiore, è la dimensione autentica dell’assoluto di cui siamo dei tra gli dei. Da questo feedback, abbiamo la possibilità di recuperare l’antica memoria del fanciullo, in un processo che porta alla trasformazione dell’essere, alla rigenerazione e alla crescita.
La globalizzazione nella sua corsa, ha disperso la memoria dell’archetipo, innalzando templi del consumismo, ha venerato nuovi miti, simboli indiscussi della mitologia della contemporanea vanitas (giocattoli, telefonini, elettrodomestici, tv etc).
Nel mondo antico,l’astrologia serviva per conoscere il significato delle stelle, l’oroscopo per la divinazione e la chiromanzia per la conoscenza dell’oracolo. Per noi contemporanei, ricercare il PAI, vuol dire fare un tuffo nel passato, evocare antiche leggende, interrogarci sulla nostra esistenza e capire che la mitografia del futuro non deve annullare il nostro modo di rapportarci alla natura e al mondo, ma anzi, ci può aiutare a recuperare la memoria delle nostre radici per vivere meglio il futuro.
Ognuno di noi, è partito con il proprio bagaglio di esperienze, ma l’esperienza più grande è stata quella dello scambio, della relazione tra tutti noi e il PAI.
Polyxene è stato il tramite per riprendere il rapporto con la memoria archetipa, e da lì è iniziato il nostro percorso, il viaggio di una piccola comunità di persone, che hanno transitato nei luoghi del mito, percorrendo le strade dell’isola dei venti, assaporando il cibo di ciascun luogo, danzando al ritmo della musica greca, immergendo il proprio corpo nel mare Egeo o nelle fredde acque tonificanti dei torrenti, ed ancora, le lunghe camminate e scalate sulle montagne alla ricerca della porta del sole…tutto questo e molto di più, sono parte integrante di una esperienza collettiva unica, che ha come obiettivo finale la fondazione di una nuova coscienza e l’inizio di un altro viaggio che ci porterà alla scoperta di luoghi misteriosi, laddove le stelle ci indicheranno la via.
Un grazie speciale a tutti gli artisti e a tutte le persone che hanno reso possibile questo progetto.
Info: http://uraniasgardens.blogspot.com/