Latinamente-Lecce
Dal 08/10/2011 al 08/11/2011.
LATINAMENTE: COLLETTIVO DI 8 ARTISTI LATINI
Mostra arte contemporanea
Per la 7 Giornata del Contemporaneo
AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani
Con il sostegno di
Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
http://www.amaci.org/g_d_c_eventi.asp?RegId=13&ProvId=44
“Latinamente”, sta per “alla maniera dei latini” e non solo perché provenienti dal Venezuela o dal continente americano in generale, ma soprattutto per una serie di ragioni, differenze, similitudini che narrano aspetti di una cultura cosmopolita e che guarda alla storia ma anche al futuro, che parla agli uomini degli uomini, in termini sociali e artistici. Latinamente, vuole offrire un contributo artistico e umano in una mostra che li unisce (seppur li differenzia negli stili artistici) , con qualche “incursione” italiana e americana (Carlo Marcello Conti e Scott Alger), per aprire un dibattito comune, una sinergia che supera i confini e diviene momento di incontro tra culture e paesi. E dalla sensibilità di Bartus Bartolomes e dalla cura di Dores Sacquegna è nata una mostra importante che vuole essere considerata motivo di comunione e di pace e solo con l’arte tutto può avere inizio.
Bartus Bartolomes (Venezuela, 1958, vive ed opera anche a Monaco), ha avuto la fortuna di viaggiare e studiare all’estero, di sperimentare la strada come artista e di pubblicare diversi libri tra cui: “Pigmeicidio”, “LumpenVisivo-LumpenHaiku”,“Flipper Postume”, “Azure Night Cup”, “Erotogramas y Chàcharas”. Successivamente pubblica il Contromanifesto “Trasposicionism” assieme a Judith Elliott a San Francisco in California. Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta partecipa a diverse manifestazioni realizzate in Italia ed in Europa dal gruppo “Zeta”, promotori internazionali della “Nuova Visualità” o “poesia visiva”, assieme a Carlo Marcello Conti, Lamberto Pignotti, ed altri. A metà degli anni Ottanta, vive in India ed in Cina dove partecipa a diverse attività culturali ed artistiche. Attualmente vive tra Parigi, Monaco, New York, Rio de Janeiro e Caracas, come consulente presso diverse istituzioni e imprese in relazione allo sviluppo di progetti di energia alternativa e, allo stesso tempo, scrive e cura la pubblicazione dei suoi libri continuando a collaborare al progetto museale visivo che il Gruppo Zeta e la casa editrice Campanotto, a cui sta lavorando al progetto ‘Iconographic’ ‘Kromathone’ e ‘B2art’ a New York.
Carlo Marcello Conti è nato a Belluno nel 1941. Poeta performer, artista multimediale, poeta visivo e sonoro, ha cominciato con Adriano Spatola nel 1961. Da allora ha fondato riviste e una casa editrice con la moglie Franca Campanotto. Dirige la rivista Zeta e la casa editrice. Vive e lavora a Pasian di Prato.
José Gregorio Coronel Ortega, è nato nel 1957, a Maracay(Venezuela) dove vive ed opera. Disegnatore, grafico, pubblicista, artista a tutto tondo è uno dei nomi di punta dell’arte latino americana. Ha esposto in gallerie private ed enti pubblici e molte sue opere sono parte di importanti collezioni pubbliche e private dal 1980 ad oggi. Ha tenuto seminari di tecniche artistiche e di restauro, ha realizzato grandi murales. I suoi lavori (tra scultura e pittura) giocano con la luce in labirintici incastri di colore e trasparenze.
Astolfo Funes è nato nel 1973 a Maracay, Venezuela, vive ed opera a Miami, Usa. Dal 1993 partecipa attivamente a mostre a livello internazionale. Le sue opere sono collezionate in importanti musei d’arte contemporanea come: Museo De Arte Contemporáneo, Maracay, Venezuela;Solar, East Hampton, New York;American Art Promotion, Paris; Fundacion Nelson Sanchez Chapellin ed altre e collezioni private. È un artista che mette parla al mondo del suo mondo, quello che vive ogni giorno. Ha una pittura forte, carica di energia, che sembra uscire dalla tela per entrare nel vivo delle più profonde emozioni.
Carlos Anzola è nato a Caracas nel 1970 dove vive ed opera. Artista e architetto, allievo di Gary Hill. Dal 1998 partecipa attivamente a mostre internazionali e le sue opere sono in prestigiose collezioni museali e private. Il suo lavoro tra installazioni e pittura è incentrato sulla memoria, un misticismo visionario che svela identità perdute. Frammenti di vite ed estensioni corporee, volti muti che dialogano con chi li osserva, opere che lottano come forze opposte per dare nuova pelle alla corporeità, unite e frammentate, così come è la vita.
Paola Puppio Zingg è nata nel 1978 a Caracas, Venezuela. È la più giovane del gruppo. Ha studiato fotografia e porta avanti una ricerca di esplorazione sulla bellezza e la sensualità esotica, catturando l’essenza e la purezza delle forme con il suo “realismo magico”. Dagli autoritratti al paesaggio, dalle architetture monumentali alle scene di vita, l’artista presenta il suo punto di vista del mondo. Di giovane donna che risiede nella società Latina, immerse nella bellezza del suo paesaggio. Dal 2004 partecipa a mostre collettive in Caracas, santo Domingo e Miami. È alla sua prima mostra in Europa.
Ricardo B. Sanchez è nato a Caracas nel 1953 vive ed opera anche in Spagna. È uno degli artisti di punta impegnati anche nel sociale. Ha studiato fotografia al Museum School of Fine Arts in Boston, e Political Science and History al Tufts University in Boston, Mass. USA tra il 1971-1975. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private e pubbliche come: International Center For Photography, New York, New York State Museum, New York, Colección Testimoni, Fundación La Caixa, Barcelona, Museo de Arte Contemporáneo, Caracas, J.P. Morgan Bank, Frankfurt , Warner Comunications, España, Lowes Corporation, New York , Beaumont International Trust, California, Merril Lynch Corporation, New York, Colegio de Arquitectos de Canarias, Calcografía Nacional de España ed altre.
Scott Alger è nato nel 1972 a New Orleans, in Louisiana. Vive ed opera tra London (UK) e New York. Dal 1994 partecipa attivamente a mostre internazionali con opere pittoriche, fotografia, video, arte digitale, installazioni. Radicato nella estetica dell’espressionismo astratto, abbraccia i principi del realismo magico fantastico. Le sue fotografie (per lo più i soggetti sono artisti, musicisti, performer, fotomodelle) catturano la luce sospesa in una stanza, creando sofisticate installazioni tra l’essere umano e l’energia. Attraverso questo metodo, Alger è in grado di connettere uno spazio tridimensionale e il suo contenuto, usando la luce immateriale e il caso.
La mostra si apre con un dibattito con tutti gli artisti coinvolti.