Password: A narrative trilogy of the words
Dal 10/09/2011 al 04/10/2011
a cura di Dores Sacquegna
Questa mostra nasce come tributo ad all’opera narrativa di Umberto Galimberti che negli anni’90 scrisse “Parole nomadi” (ristampato ed edito da Feltrinelli nel 2006).
Un volume interessante che per certi aspetti riassume una produzione letteraria, estetica e filosofica di grande attualità. L’ordine delle parole traccia un itinerario ascensionale del paesaggio contemporaneo, attraverso orizzonti che scandagliano l’antropologia e la mitografia.
Il nomadismo errante alla ricerca della meta, di uno spazio in cui l’essere umano si riconosce nella progettualità della sua vita e nelle radici abitudinarie o in quel filo sottile che tra cielo e terra, traccia le coordinate tra il pensiero e l’immagine.
Parole come azione, biodiversità, censura, disincanto, fede, globalizzazione, identità, innocenza, memoria, potere, trascendenza, divengono in questa sorta di gioco dadaista, un dizionario visivo e fantastico della condizione umana del XXI Secolo.
Attraverso la ricerca visuale degli undici artisti in mostra – Nancy Barwell, Francia; Susan Dutton, Usa; Isidora Ficovic, Serbia; Maria Luisa Imperiali, Italia; Gunilla Oldenburg, Svezia; Christen Mattix, Usa; Danielle McCullough, Usa;Katarina Norling, Svezia; Liora Rosenman, Israele, Mariana Bartolomeo & Stuart Ross Snider, Usa; Marie Tomeoki, Canada – la parola diviene immagine, scoperta, traccia in una sorta di mail art e l’arte stessa è il mezzo che associa le idee e le fa divenire contenitori e contenuti di un vissuto collettivo.